The use in architecture of decorative elements made of ceramic material, for making floors or wall tilling, has ancient origins and has been increasingly widespread over the centuries. These coatings have constituted singular occasions for artistic expression: in them, in fact, the ornament plays with the shapes of the single ceramic tile, intertwining with the chromatic research. A multiform composition is so obtained, often with abstract and markedly geometric motifs. In Italy, Vietri ceramics is of particular interest: it was finally established in the eighteenth century, when the palette was enriched with new colours and the artisans began to export their products from Vietri to other regions. In the nineteenth century the riggiole spread, tiles for floor and wall coverings, usually square, which lend their surfaces to decorations of various kinds. The present paper focuses on the majolica tiles corpus whose drawing, generally structured on geometric motifs, shows a sequence of shapes which recall, in the reiteration of the basic module, decorative art that finds its own compositional logic in the geometric-mathematical structure. Substrate common with other artistic forms, such as textile or papier peint decorations, in which artistic exploration intuitively explores the rules of flat isomorphic transformations. The result is a figurative repertoire of which the different compositions are explored, highlighting – through graphical investigations – modules and aggregative rules of the geometric layouts which, like subtended warping, define the overall drawing of the decorative surfaces.

L’impiego in architettura di elementi decorativi composti da materiale ceramico per la realizzazione di pavimentazioni o rivestimenti murali ha origini remote e ha trovato un largo impiego nel corso dei secoli. Per la loro natura, tali rivestimenti hanno costituito singolari occasioni di espressione artistica: in essi, infatti, il gioco ornamentale delle forme del singolo elemento ceramico si intreccia alla ricerca cromatica, nella multiforme e variegata composizione di motivi astratti e spesso spiccatamente geometrici. Nell’ambito della produzione italiana, particolare interesse riveste la ceramica vietrese: di antica tradizione, essa si afferma definitivamente nel Settecento, quando la tavolozza si arricchisce di nuovi colori e gli artigiani vietresi cominciano a esportare i propri prodotti in altre regioni. Nell’Ottocento si diffondono poi le cosiddette riggiole, mattonelle per rivestimenti pavimentali e parietali, di norma quadrate, che prestano la propria superficie a decori di varia natura. Il presente contributo rivolge l’attenzione al corpus di piastrelle maiolicate il cui disegno, generalmente a motivi geometrici, mostra un susseguirsi di forme che richiamano, nella reiterazione del modulo base, un’arte decorativa che trova nella struttura geometrico–matematica la propria logica compositiva. Sostrato comune con altre forme artistiche, quali le decorazioni tessili o dei papier peint, in cui l’esplorazione artistica intuitivamente esplora le regole delle trasformazioni isomorfe piane. Ne deriva un repertorio figurativo del quale vengono esplorate le differenti composizioni, mettendo in luce – attraverso indagini grafiche – moduli e regole aggregative dei tracciati geometrici che, come orditure sottese, definiscono il disegno complessivo delle superfici decorative.

Tracciati geometrici nei decori della ceramica vietrese

Chiarenza, Stefano;
2019-01-01

Abstract

The use in architecture of decorative elements made of ceramic material, for making floors or wall tilling, has ancient origins and has been increasingly widespread over the centuries. These coatings have constituted singular occasions for artistic expression: in them, in fact, the ornament plays with the shapes of the single ceramic tile, intertwining with the chromatic research. A multiform composition is so obtained, often with abstract and markedly geometric motifs. In Italy, Vietri ceramics is of particular interest: it was finally established in the eighteenth century, when the palette was enriched with new colours and the artisans began to export their products from Vietri to other regions. In the nineteenth century the riggiole spread, tiles for floor and wall coverings, usually square, which lend their surfaces to decorations of various kinds. The present paper focuses on the majolica tiles corpus whose drawing, generally structured on geometric motifs, shows a sequence of shapes which recall, in the reiteration of the basic module, decorative art that finds its own compositional logic in the geometric-mathematical structure. Substrate common with other artistic forms, such as textile or papier peint decorations, in which artistic exploration intuitively explores the rules of flat isomorphic transformations. The result is a figurative repertoire of which the different compositions are explored, highlighting – through graphical investigations – modules and aggregative rules of the geometric layouts which, like subtended warping, define the overall drawing of the decorative surfaces.
2019
L’impiego in architettura di elementi decorativi composti da materiale ceramico per la realizzazione di pavimentazioni o rivestimenti murali ha origini remote e ha trovato un largo impiego nel corso dei secoli. Per la loro natura, tali rivestimenti hanno costituito singolari occasioni di espressione artistica: in essi, infatti, il gioco ornamentale delle forme del singolo elemento ceramico si intreccia alla ricerca cromatica, nella multiforme e variegata composizione di motivi astratti e spesso spiccatamente geometrici. Nell’ambito della produzione italiana, particolare interesse riveste la ceramica vietrese: di antica tradizione, essa si afferma definitivamente nel Settecento, quando la tavolozza si arricchisce di nuovi colori e gli artigiani vietresi cominciano a esportare i propri prodotti in altre regioni. Nell’Ottocento si diffondono poi le cosiddette riggiole, mattonelle per rivestimenti pavimentali e parietali, di norma quadrate, che prestano la propria superficie a decori di varia natura. Il presente contributo rivolge l’attenzione al corpus di piastrelle maiolicate il cui disegno, generalmente a motivi geometrici, mostra un susseguirsi di forme che richiamano, nella reiterazione del modulo base, un’arte decorativa che trova nella struttura geometrico–matematica la propria logica compositiva. Sostrato comune con altre forme artistiche, quali le decorazioni tessili o dei papier peint, in cui l’esplorazione artistica intuitivamente esplora le regole delle trasformazioni isomorfe piane. Ne deriva un repertorio figurativo del quale vengono esplorate le differenti composizioni, mettendo in luce – attraverso indagini grafiche – moduli e regole aggregative dei tracciati geometrici che, come orditure sottese, definiscono il disegno complessivo delle superfici decorative.
decorative structure, patterns, riggiole
struttura decorativa, disegno di trame, riggiole
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12078/7585
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