Questa ricerca è una strategia culturale che serve da traino per la promozione e valorizzazione del Design Italiano, quella categoria di oggetti reali o simbolici che per la loro essenza hanno una imprinting di stile italiano, un modo di ragionare italiano e un modo di affrontare i problemi italiano. In questo senso metodo, forma mentale, rapporto con la natura, assetto sociale, storia, estetica ecc. si fondono in una ghestalt che fa dell’Italia un unicum al mondo. Occorre infatti ora sdoganare il Design italiano dagli stereotipi che ne hanno fatto la fortuna ma ora ne limitano l’evoluzione. L’obiettivo della indagine è delineare le tendenze “trasversali” più importanti al fine di orientare le scelte e le strategie future. La complessità e l’incertezza dominanti nel moderno contesto globalizzato suggeriscono di coltivare l’uso di strumenti per pre-vedere e progettare il futuro, piuttosto che subirlo come un destino. La capacità di creare visioni e sentimenti del futuro diventerà per questo sempre più una delle principali fonti di vantaggio competitivo delle Imprese. Tratteggiare le tendenze future per ciò che attiene allo stile, alle tecnologie, ai bisogni che emergono relativamente a temi “incrociati” dalla A alla Z. Per esempio, cosa vuole dire progettare con materiali nuovi derivati dalle nanotecnologie? Che cosa vuole dire design del turismo o del territorio? Cosa significa food design? Cosa vuole dire disegnare un nuovo modo di concepire il trasporto di persone e cose? In che cosa si sostanzia il design della conservazione dei cibi o della fabbricazione di impianti di energia rinnovabile? Cosa vuole dire ridisegnare gli spazi di vita in una società della parsimonia mentre un’altra società cerca disperatamente di svilupparsi? Esiste un design italiano della trasmissione e messa in comune della conoscenza? Questi sono solo alcuni dei molti esempi che inducono a pensare al design italiano in evoluzione e alla sua potenzialità. I filtri interpretativi (qualitativi e quantitativi) vengono intersecati per consentirne una lettura incrociata e la produzione di una mappatura in cui si evidenzino aree progettuali ad alta densità e opportunità di costruzione di scenari possibili (dalla A alla Z).

Design dalla A alla Z. Enciclopedia del Progetto nelle Imprese Italiane

Gallico D
2014-01-01

Abstract

Questa ricerca è una strategia culturale che serve da traino per la promozione e valorizzazione del Design Italiano, quella categoria di oggetti reali o simbolici che per la loro essenza hanno una imprinting di stile italiano, un modo di ragionare italiano e un modo di affrontare i problemi italiano. In questo senso metodo, forma mentale, rapporto con la natura, assetto sociale, storia, estetica ecc. si fondono in una ghestalt che fa dell’Italia un unicum al mondo. Occorre infatti ora sdoganare il Design italiano dagli stereotipi che ne hanno fatto la fortuna ma ora ne limitano l’evoluzione. L’obiettivo della indagine è delineare le tendenze “trasversali” più importanti al fine di orientare le scelte e le strategie future. La complessità e l’incertezza dominanti nel moderno contesto globalizzato suggeriscono di coltivare l’uso di strumenti per pre-vedere e progettare il futuro, piuttosto che subirlo come un destino. La capacità di creare visioni e sentimenti del futuro diventerà per questo sempre più una delle principali fonti di vantaggio competitivo delle Imprese. Tratteggiare le tendenze future per ciò che attiene allo stile, alle tecnologie, ai bisogni che emergono relativamente a temi “incrociati” dalla A alla Z. Per esempio, cosa vuole dire progettare con materiali nuovi derivati dalle nanotecnologie? Che cosa vuole dire design del turismo o del territorio? Cosa significa food design? Cosa vuole dire disegnare un nuovo modo di concepire il trasporto di persone e cose? In che cosa si sostanzia il design della conservazione dei cibi o della fabbricazione di impianti di energia rinnovabile? Cosa vuole dire ridisegnare gli spazi di vita in una società della parsimonia mentre un’altra società cerca disperatamente di svilupparsi? Esiste un design italiano della trasmissione e messa in comune della conoscenza? Questi sono solo alcuni dei molti esempi che inducono a pensare al design italiano in evoluzione e alla sua potenzialità. I filtri interpretativi (qualitativi e quantitativi) vengono intersecati per consentirne una lettura incrociata e la produzione di una mappatura in cui si evidenzino aree progettuali ad alta densità e opportunità di costruzione di scenari possibili (dalla A alla Z).
2014
9788868740580
design
innovazione
strategia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12078/7396
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