Conoscere per valorizzare. Restaurare il patrimonio artistico di cui dispone il nostro paese è il giusto modo per riconoscerlo, per rifarne la conoscenza, per riviverlo e riappropriarsene. È di nodale importanza che le strutture private si attivino per la conservazione e il ripristino delle opere d’arte in loro possesso, generando un circuito virtuoso sul piano sia economico sia culturale. Il restauro dei dipinti di proprietà della Fondazione Adolfo Pini rientra in questa logica di ricerca e valorizzazione. L’accurato studio critico è frutto del ritrovamento, avvenuto in sede di restauro, di quattro importanti opere: «Paesaggio con Mosè che ordina alle acque del Mar Rosso di chiudersi» di Gillis van Valckenborch, «Paesaggio con pastori e armenti» di Jacob Roos, «Natura morta con frutta su tavolo» della cerchia di Frans Snyders, «Natura morta con frutta, zucca, funghi, pannocchia e conchiglia» di Angelo Maria Rossi, appartenute alla collezione privata del Fondatore, professore Adolfo Pini.
Conoscere per valorizzare. Riconoscere le opere attraverso il restauro
Gallico D
2013-01-01
Abstract
Conoscere per valorizzare. Restaurare il patrimonio artistico di cui dispone il nostro paese è il giusto modo per riconoscerlo, per rifarne la conoscenza, per riviverlo e riappropriarsene. È di nodale importanza che le strutture private si attivino per la conservazione e il ripristino delle opere d’arte in loro possesso, generando un circuito virtuoso sul piano sia economico sia culturale. Il restauro dei dipinti di proprietà della Fondazione Adolfo Pini rientra in questa logica di ricerca e valorizzazione. L’accurato studio critico è frutto del ritrovamento, avvenuto in sede di restauro, di quattro importanti opere: «Paesaggio con Mosè che ordina alle acque del Mar Rosso di chiudersi» di Gillis van Valckenborch, «Paesaggio con pastori e armenti» di Jacob Roos, «Natura morta con frutta su tavolo» della cerchia di Frans Snyders, «Natura morta con frutta, zucca, funghi, pannocchia e conchiglia» di Angelo Maria Rossi, appartenute alla collezione privata del Fondatore, professore Adolfo Pini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.