Il lavoro analizza alcuni principi cardine dell’ordinamento italiano ed europeo, in relazione all’emergenza COVID-19 e alle possibili e inevitabili ricadute sul mercato agroalimentare. In particolare, l’indagine è svolta prendendo spunto dalla sentenza del TAR Calabria del 9 maggio 2020, che ha annullato l’ordinanza della regione Calabria che introduceva misure meno restrittive rispetto ai provvedimenti del governo nazionale, in relazione alla possibilità di somministrare pasti e bevande all’aperto. L’A. legge la decisione del Giudice amministrativo alla luce di contenuti ed ambito applicativo da assegnare al principio di precauzione, analizzando le differenze tra “principio di precauzione”, “approccio precauzionale” ed “emergenza”. L’analisi muove dalle nozioni di “rischio” e di “pericolo”, richiamando le diverse posizioni espresse in dottrina quanto alla possibilità di ricondurre o meno l’emergenza alla precauzione, e gli indispensabili riferimenti alla proporzionalità ed alla sussidiarietà, che costituiscono principi cardine dell’ordinamento nazionale ed europeo, oltre ad essere, con riferimento specialmente al principio di precauzione, il perno intorno a cui ruota il diritto alimentare europeo. Lo scritto si conclude esaminando la legittimità dei recenti provvedimenti del Governo italiano alla luce del principio di precauzione e mettendo in guardia contro i possibili rischi che tali provvedimenti restrittivi possono avere sulla libertà dei cittadini, che può essere compressa solo in via del tutto eccezionale e provvisoria e per ragioni legate alla tutela del superiore interesse della salute pubblica. Tali provvedimenti restrittivi presentano manifeste criticità dal punto di vista del riparto delle competenze. Tali criticità possono essere risolte utilizzando il principio della leale collaborazione tra tutte le autorità fornite di potere regolatorio, in una logica solidaristica.

Principi di precauzione e sussidiarietà: esiti sul diritto alimentare in tempi di emergenza

Roberto Saija
2020-01-01

Abstract

Il lavoro analizza alcuni principi cardine dell’ordinamento italiano ed europeo, in relazione all’emergenza COVID-19 e alle possibili e inevitabili ricadute sul mercato agroalimentare. In particolare, l’indagine è svolta prendendo spunto dalla sentenza del TAR Calabria del 9 maggio 2020, che ha annullato l’ordinanza della regione Calabria che introduceva misure meno restrittive rispetto ai provvedimenti del governo nazionale, in relazione alla possibilità di somministrare pasti e bevande all’aperto. L’A. legge la decisione del Giudice amministrativo alla luce di contenuti ed ambito applicativo da assegnare al principio di precauzione, analizzando le differenze tra “principio di precauzione”, “approccio precauzionale” ed “emergenza”. L’analisi muove dalle nozioni di “rischio” e di “pericolo”, richiamando le diverse posizioni espresse in dottrina quanto alla possibilità di ricondurre o meno l’emergenza alla precauzione, e gli indispensabili riferimenti alla proporzionalità ed alla sussidiarietà, che costituiscono principi cardine dell’ordinamento nazionale ed europeo, oltre ad essere, con riferimento specialmente al principio di precauzione, il perno intorno a cui ruota il diritto alimentare europeo. Lo scritto si conclude esaminando la legittimità dei recenti provvedimenti del Governo italiano alla luce del principio di precauzione e mettendo in guardia contro i possibili rischi che tali provvedimenti restrittivi possono avere sulla libertà dei cittadini, che può essere compressa solo in via del tutto eccezionale e provvisoria e per ragioni legate alla tutela del superiore interesse della salute pubblica. Tali provvedimenti restrittivi presentano manifeste criticità dal punto di vista del riparto delle competenze. Tali criticità possono essere risolte utilizzando il principio della leale collaborazione tra tutte le autorità fornite di potere regolatorio, in una logica solidaristica.
2020
precauzione - sussidiarietà - emergenza - leale collaborazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12078/17047
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