Obiettivi: lo scopo di questa ricerca è stato quello di confrontare, attraverso opportune procedure di Match Analysis, alcune caratteristiche dell’impegno fisico e fisiologico riscontrabili in giocatori di Hockey (su prato) di alto livello internazionale (elite) e nazionale (sub elite). Metodi: Hanno partecipato a questo studio ventidue atleti: dodici atleti di elite (età 25.1±3.8 anni, altezza: 174±5.2cm, peso corporeo: 70.3±2.6 kg.) e dieci atleti di livello nazionale (sub elite: età 22.2 ± 4.0 anni, altezza: 172 ±1.8 cm, peso corporeo: 66.7 ±5.6 kg). Sono state analizzate sei partite (n=6): tre a livello internazionale e tre a livello nazionale, attraverso l’uso di strumentazione GPS per l’analisi cinematica, di cardio frequenzimetri per il monitoraggio delle frequenze cardiache e di lattacidometri per la misura del lattato ematico. Risultati: La distanza media totale per partita percorsa da ogni giocatore è stata di 7062±1363 m. (elite) e di 6186±1615 m. (sub elite); la distanza media totale stimata per 70 minuti effettivi di gioco è stata di 8553±705 m. e di 8067±1081m. rispettivamente negli atleti di elite e sub elite. Sono stati inoltre conteggiati gli sprint effettuati con accelerazioni medie superiori a ± 1 m•s-2 (accelerazioni positive: n=256±35 negli elite e n=231±51 nei sub-elite; accelerazioni negative: n=256±35 negli elite e n=233±51 nei sub-elite ). La frequenza cardiaca media registrata durante le partite è stata dell’84.5±3.7% e dell’85.77±2.8% della frequenza cardiaca massimale, rispettivamente negli atleti di elite ed in quelli sub elite. Non sono state osservate differenze significative fra i due gruppi atleti per quanto riguarda le richieste fisiche (corsa) e fisiologiche (frequenze medie cardiache). Conclusioni: secondo i nostri risultati, un approccio tradizionale di match analysis, basato sullo studio delle diverse classi di velocità media osservabili durante le partite, potrebbe non essere il metodo più appropriato per determinare le diverse richieste fisiche e fisiologiche in atleti di diversa qualificazione tecnica. Le probabili differenze infatti potrebbero risiedere nella diversa dinamica in cui avvengono le accelerazioni, sia positive che negative, (valori medi di 7.3 e 6.6 eventi per minuto di gioco, rispettivamente negli atleti di elite e sub elite) e nel loro costo metabolico, che l’usuale approccio sulle classi di velocità non considera attualmente. Key words: Match analysis; frequenza cardiaca; giochi sportivi, accelerazione, GPS
Richieste Fisiologiche e Metaboliche in giocatori di Hockey di livello nazionale ed internazionali
Ruscello B
Writing – Original Draft Preparation
;
2012-01-01
Abstract
Obiettivi: lo scopo di questa ricerca è stato quello di confrontare, attraverso opportune procedure di Match Analysis, alcune caratteristiche dell’impegno fisico e fisiologico riscontrabili in giocatori di Hockey (su prato) di alto livello internazionale (elite) e nazionale (sub elite). Metodi: Hanno partecipato a questo studio ventidue atleti: dodici atleti di elite (età 25.1±3.8 anni, altezza: 174±5.2cm, peso corporeo: 70.3±2.6 kg.) e dieci atleti di livello nazionale (sub elite: età 22.2 ± 4.0 anni, altezza: 172 ±1.8 cm, peso corporeo: 66.7 ±5.6 kg). Sono state analizzate sei partite (n=6): tre a livello internazionale e tre a livello nazionale, attraverso l’uso di strumentazione GPS per l’analisi cinematica, di cardio frequenzimetri per il monitoraggio delle frequenze cardiache e di lattacidometri per la misura del lattato ematico. Risultati: La distanza media totale per partita percorsa da ogni giocatore è stata di 7062±1363 m. (elite) e di 6186±1615 m. (sub elite); la distanza media totale stimata per 70 minuti effettivi di gioco è stata di 8553±705 m. e di 8067±1081m. rispettivamente negli atleti di elite e sub elite. Sono stati inoltre conteggiati gli sprint effettuati con accelerazioni medie superiori a ± 1 m•s-2 (accelerazioni positive: n=256±35 negli elite e n=231±51 nei sub-elite; accelerazioni negative: n=256±35 negli elite e n=233±51 nei sub-elite ). La frequenza cardiaca media registrata durante le partite è stata dell’84.5±3.7% e dell’85.77±2.8% della frequenza cardiaca massimale, rispettivamente negli atleti di elite ed in quelli sub elite. Non sono state osservate differenze significative fra i due gruppi atleti per quanto riguarda le richieste fisiche (corsa) e fisiologiche (frequenze medie cardiache). Conclusioni: secondo i nostri risultati, un approccio tradizionale di match analysis, basato sullo studio delle diverse classi di velocità media osservabili durante le partite, potrebbe non essere il metodo più appropriato per determinare le diverse richieste fisiche e fisiologiche in atleti di diversa qualificazione tecnica. Le probabili differenze infatti potrebbero risiedere nella diversa dinamica in cui avvengono le accelerazioni, sia positive che negative, (valori medi di 7.3 e 6.6 eventi per minuto di gioco, rispettivamente negli atleti di elite e sub elite) e nel loro costo metabolico, che l’usuale approccio sulle classi di velocità non considera attualmente. Key words: Match analysis; frequenza cardiaca; giochi sportivi, accelerazione, GPSI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.