La “sistemazione dell’insolvenza” costituisce terreno comune alle due procedure “negoziali” del concordato preventivo e fallimentare, suggerendo l’opportunità di verificare modi e limiti del loro concreto operare, attraverso una disamina parallela delle diverse fasi in cui si svolgono le procedure, al fine di verificare se la teorica – largamente, e quasi “per inerzia” emergente nel dibattito – di una connotazione “negoziale” comune alle due procedure “concordate” meriti adesione, o se invece non debba essere precisata e delimitata nella sua portata, onde misurarne le ricadute sulla disciplina applicabile. Scopo della ricerca è stabilire, attraverso l'analisi delle diverse fasi che le connotano, se la diversa natura che in ipotesi si attribuisce alle due procedure – negozial-privatistica per il concordato preventivo, e processual-pubblicistica per quello fallimentare - possa avere conseguenze, anche di non poco momento, non solo de iure condito, ma pure de iure condendo, è ciò tenendo conto anche della possibilità di applicare analogicamente la disciplina del contratto in generale a tematiche che presentano una disciplina essenziale, quali, ad esempio, la fase di esecuzione o risoluzione (estinzione) del concordato. L'esame della disciplina normativa delle due procedure “concordate” dell'impresa in crisi perverrà a evidenziarne la natura e i differenti presupposti, e, dall'altra, a porne in luce le conseguenze sul piano pratico, suggerendo possibili soluzioni a problemi applicativi aperti nel dibattito, tenendo conto a tal fine della Legge delega (DL 59/2016) di riordino delle procedure concorsuali approvata dal Governo.
Le procedure concordate dell'impresa in crisi
Andrea Maria Azzaro
2017-01-01
Abstract
La “sistemazione dell’insolvenza” costituisce terreno comune alle due procedure “negoziali” del concordato preventivo e fallimentare, suggerendo l’opportunità di verificare modi e limiti del loro concreto operare, attraverso una disamina parallela delle diverse fasi in cui si svolgono le procedure, al fine di verificare se la teorica – largamente, e quasi “per inerzia” emergente nel dibattito – di una connotazione “negoziale” comune alle due procedure “concordate” meriti adesione, o se invece non debba essere precisata e delimitata nella sua portata, onde misurarne le ricadute sulla disciplina applicabile. Scopo della ricerca è stabilire, attraverso l'analisi delle diverse fasi che le connotano, se la diversa natura che in ipotesi si attribuisce alle due procedure – negozial-privatistica per il concordato preventivo, e processual-pubblicistica per quello fallimentare - possa avere conseguenze, anche di non poco momento, non solo de iure condito, ma pure de iure condendo, è ciò tenendo conto anche della possibilità di applicare analogicamente la disciplina del contratto in generale a tematiche che presentano una disciplina essenziale, quali, ad esempio, la fase di esecuzione o risoluzione (estinzione) del concordato. L'esame della disciplina normativa delle due procedure “concordate” dell'impresa in crisi perverrà a evidenziarne la natura e i differenti presupposti, e, dall'altra, a porne in luce le conseguenze sul piano pratico, suggerendo possibili soluzioni a problemi applicativi aperti nel dibattito, tenendo conto a tal fine della Legge delega (DL 59/2016) di riordino delle procedure concorsuali approvata dal Governo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.