L’allenamento della forza richiede una preparazione sia generale che specifica che hanno l’obbiettivo di indurre adattamenti neuromuscolari in grado di rendere l’atleta più competitivo. Se l’esercizio è troppo analitico, o troppo differente rispetto alle richieste della gara, c'è il rischio di allungare i tempi necessari per indurre l'allenamento desiderato o quello di fallire la trasformazione delle capacità acquisite in qualità utili nella competizione. Un allenamento specifico della forza negli sport di combattimento, e in tutti gli sport in cui è possibile un contatto con l'avversario, non può prescindere dall’impiego della forza contestualizzato alle condizioni posturali tipiche dello stesso sport. Nel judo e nella lotta, vista la complessità dell’impiego muscolare collegato alla posizione in piedi (ortostatica) e al gesto tecnico, assumono importanza le diversità tra il lavoro in ortostatismo e quello non in ortostatismo. Per questo è stato introdotto un esercizio che simula la “distensione su panca” e un altro che simula il movimento di “remata”. Con l’ausilio di una macchina dedicata sono stati eseguiti tali movimenti in piedi rendendo l’esercizio più simile all’attività di gara. Per verificare l’applicabilità della metodica in atleti d’elite sono stati eseguiti test a carico crescente su atleti della nazionale Italiana di Judo. I risultati preliminari e la buona compliance dimostrata dagli atleti incoraggia a prendere maggiormente in considerazione l’importanza della postura durante l’allenamento con sovraccarichi.

"Postura ed esercizi con sovraccarico. L’allenamento specifico negli sport di combattimento"

PADUA E
2007-01-01

Abstract

L’allenamento della forza richiede una preparazione sia generale che specifica che hanno l’obbiettivo di indurre adattamenti neuromuscolari in grado di rendere l’atleta più competitivo. Se l’esercizio è troppo analitico, o troppo differente rispetto alle richieste della gara, c'è il rischio di allungare i tempi necessari per indurre l'allenamento desiderato o quello di fallire la trasformazione delle capacità acquisite in qualità utili nella competizione. Un allenamento specifico della forza negli sport di combattimento, e in tutti gli sport in cui è possibile un contatto con l'avversario, non può prescindere dall’impiego della forza contestualizzato alle condizioni posturali tipiche dello stesso sport. Nel judo e nella lotta, vista la complessità dell’impiego muscolare collegato alla posizione in piedi (ortostatica) e al gesto tecnico, assumono importanza le diversità tra il lavoro in ortostatismo e quello non in ortostatismo. Per questo è stato introdotto un esercizio che simula la “distensione su panca” e un altro che simula il movimento di “remata”. Con l’ausilio di una macchina dedicata sono stati eseguiti tali movimenti in piedi rendendo l’esercizio più simile all’attività di gara. Per verificare l’applicabilità della metodica in atleti d’elite sono stati eseguiti test a carico crescente su atleti della nazionale Italiana di Judo. I risultati preliminari e la buona compliance dimostrata dagli atleti incoraggia a prendere maggiormente in considerazione l’importanza della postura durante l’allenamento con sovraccarichi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12078/2337
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