Il tema della responsabilità sociale d’impresa, pur affondando le radici in un passato non proprio recente, soltanto a partire dagli anni novanta ha visto fiorire, accanto ai molteplici approcci teorici, peraltro ancora in piena evoluzione, anche approcci di tipo più spiccatamente manageriale. In particolare, l’ultimo decennio del secolo scorso è stato fortemente connotato dall’interesse verso le problematiche ecologiche e da iniziali tentativi di tradurre i principi dello sviluppo sostenibile, delineati dagli esiti dei lavori della Commissione Brundtland, in programmi concreti e più diffusamente operativi. Il tema della sostenibilità dello sviluppo, dopo l’importante ribalta mondiale della Conferenza delle Nazioni Unite tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 ed il successivo Quinto Programma d’Azione Comunitario in materia di Ambiente, è divenuto, dunque, punto centrale di un ampio dibattito che ha travalicato gli angusti confini del mondo scientifico ed accademico per coinvolgere una pluralità di attori, quali istituzioni, organismi non governativi, imprese, organizzazioni sopranazionali, associazioni di categoria, enti di ricerca, dando vita, progressivamente, ad un ampio e diversificato ventaglio di strumenti operativi, molti dei quali caratterizzati dalla spontanea adozione da parte delle imprese. Tuttavia, sul finire degli anni novanta, l’evoluzione delle dinamiche economiche, con la globalizzazione dei mercati, con il progressivo abbattimento degli ostacoli agli scambi internazionali e la presenza di un gruppo numericamente ridotto di grandi società transnazionali, con l’emergere di fenomeni di standardizzazione dei modelli di produzione e di consumo, ha costituito lo scenario nell’ambito del quale sono prepotentemente maturate nuove istanze, connotate da elementi più articolati e complessi, riconducibili in senso lato alla sfera delle esigenze di natura etica e sociale. Il mondo della produzione e quello dei consumi, dunque, all’alba del nuovo millennio, sono stati chiamati a contribuire alla realizzazione di un approccio più completo e globale alla sostenibilità, i cui obiettivi travalicano la mera dimensione ambientale e inglobano aspetti collegati alla sicurezza sul lavoro, all'etica degli affari, all'equità e alla solidarietà sociale. In altre parole, la sfera ambientale è stata trainante e ha anticipato un più esteso approccio alla sostenibilità da parte delle imprese, riorientandole verso la creazione di valore allargato e di lungo periodo per l’intero stakeholder network nel quale sono inserite e dal quale provengono le istanze ambientali e sociali. In tale scenario composito e mutevole, il presente lavoro si è posto l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte e le dinamiche evolutive dell’articolato il mosaico di sistemi e strumenti per il management ambientale e la responsabilità sociale d’impresa, intesa come integrazione sistematica dei risultati economici con gli effetti ambientali e con quelli sociali dell'agire delle organizzazioni.

Dal Management Ambientale alla Responsabilità Sociale delle Organizzazioni. Stato dell'arte e dinamiche evolutive

SUPINO, Stefania
2009-01-01

Abstract

Il tema della responsabilità sociale d’impresa, pur affondando le radici in un passato non proprio recente, soltanto a partire dagli anni novanta ha visto fiorire, accanto ai molteplici approcci teorici, peraltro ancora in piena evoluzione, anche approcci di tipo più spiccatamente manageriale. In particolare, l’ultimo decennio del secolo scorso è stato fortemente connotato dall’interesse verso le problematiche ecologiche e da iniziali tentativi di tradurre i principi dello sviluppo sostenibile, delineati dagli esiti dei lavori della Commissione Brundtland, in programmi concreti e più diffusamente operativi. Il tema della sostenibilità dello sviluppo, dopo l’importante ribalta mondiale della Conferenza delle Nazioni Unite tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 ed il successivo Quinto Programma d’Azione Comunitario in materia di Ambiente, è divenuto, dunque, punto centrale di un ampio dibattito che ha travalicato gli angusti confini del mondo scientifico ed accademico per coinvolgere una pluralità di attori, quali istituzioni, organismi non governativi, imprese, organizzazioni sopranazionali, associazioni di categoria, enti di ricerca, dando vita, progressivamente, ad un ampio e diversificato ventaglio di strumenti operativi, molti dei quali caratterizzati dalla spontanea adozione da parte delle imprese. Tuttavia, sul finire degli anni novanta, l’evoluzione delle dinamiche economiche, con la globalizzazione dei mercati, con il progressivo abbattimento degli ostacoli agli scambi internazionali e la presenza di un gruppo numericamente ridotto di grandi società transnazionali, con l’emergere di fenomeni di standardizzazione dei modelli di produzione e di consumo, ha costituito lo scenario nell’ambito del quale sono prepotentemente maturate nuove istanze, connotate da elementi più articolati e complessi, riconducibili in senso lato alla sfera delle esigenze di natura etica e sociale. Il mondo della produzione e quello dei consumi, dunque, all’alba del nuovo millennio, sono stati chiamati a contribuire alla realizzazione di un approccio più completo e globale alla sostenibilità, i cui obiettivi travalicano la mera dimensione ambientale e inglobano aspetti collegati alla sicurezza sul lavoro, all'etica degli affari, all'equità e alla solidarietà sociale. In altre parole, la sfera ambientale è stata trainante e ha anticipato un più esteso approccio alla sostenibilità da parte delle imprese, riorientandole verso la creazione di valore allargato e di lungo periodo per l’intero stakeholder network nel quale sono inserite e dal quale provengono le istanze ambientali e sociali. In tale scenario composito e mutevole, il presente lavoro si è posto l’obiettivo di analizzare lo stato dell’arte e le dinamiche evolutive dell’articolato il mosaico di sistemi e strumenti per il management ambientale e la responsabilità sociale d’impresa, intesa come integrazione sistematica dei risultati economici con gli effetti ambientali e con quelli sociali dell'agire delle organizzazioni.
2009
9788834897140
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12078/182
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