Un volume di analisi giuridica e socio-giuridica che ha per tema il territorio violato e che vede la luce in un momento di grande drammaticità per il nostro territorio. Ma è questo un momento, pur di grande drammaticità, di particolare drammaticità per il territorio italiano? Niente affatto! Il territorio italiano è soggetto ormai da lunghissimi lustri a queste evenienze, così tanto ricorrenti e così tanto cruente da destare sbigottimento non tanto per l’azione degli agenti che le determinano quanto piuttosto per l’inerzia e l’insipienza di chi non provvede a limitarle o a scongiurarle. Le scienze sociali e giuridiche hanno finito da gran tempo di considerare inevitabili e “naturali” queste evenienze e si convincono a considerarle del tutto “innaturali” e più che evitabili, avendo sviluppato a partire dal ‘700 un interesse che precorre, in un certo senso, quello che sarà poi la sociologia dei disastri. Si studiano, cioè, nei disastri le società e i comportamenti collettivi: solo che in Italia queste studi sono poco più che neonati, a fronte di un florido sviluppo che conosce in paesi che al pari del nostro subiscono queste tristi e ricorrenti evenienze, primi fra tutti gli Stati Uniti d’America ed il Giappone. Se solo si sviluppasse nei termini dovuti questa scienza ci si accorgerebbe che ciò che, a prima vista, potrebbe apparire “naturale” è invece del tutto “innaturale”, e che gli eventi cosiddetti naturali sono, e finiscono per essere innaturali. Ci si accorgerebbe che i concetti di naturale e di innaturale, in questo settore e nel nostro paese, hanno una valenza esclusivamente aggettivistica e sociale, e nient’altro che questo, e che i due termini possono e debbono essere invertiti se si vuol comprendere la storia dei disastri occorsi nel nostro paese ed avviare una seria riflessione programmatica, che investa tutte le scienze interessate, da quelle geologiche, a quelle fisiche, a quelle matematiche, a quelle sociali, a quelle giuridiche. Proprio questo è il segreto di Pulcinella, nel senso più autentico dell’espressione, per evitare di sentire ancora tristi risate in occasione di eventi catastrofici e ferali che dovessero ripetersi nel nostro paese.

Il territorio violato. Paesaggio, territorio e criticità sociali.

Roberto Saija
2014-01-01

Abstract

Un volume di analisi giuridica e socio-giuridica che ha per tema il territorio violato e che vede la luce in un momento di grande drammaticità per il nostro territorio. Ma è questo un momento, pur di grande drammaticità, di particolare drammaticità per il territorio italiano? Niente affatto! Il territorio italiano è soggetto ormai da lunghissimi lustri a queste evenienze, così tanto ricorrenti e così tanto cruente da destare sbigottimento non tanto per l’azione degli agenti che le determinano quanto piuttosto per l’inerzia e l’insipienza di chi non provvede a limitarle o a scongiurarle. Le scienze sociali e giuridiche hanno finito da gran tempo di considerare inevitabili e “naturali” queste evenienze e si convincono a considerarle del tutto “innaturali” e più che evitabili, avendo sviluppato a partire dal ‘700 un interesse che precorre, in un certo senso, quello che sarà poi la sociologia dei disastri. Si studiano, cioè, nei disastri le società e i comportamenti collettivi: solo che in Italia queste studi sono poco più che neonati, a fronte di un florido sviluppo che conosce in paesi che al pari del nostro subiscono queste tristi e ricorrenti evenienze, primi fra tutti gli Stati Uniti d’America ed il Giappone. Se solo si sviluppasse nei termini dovuti questa scienza ci si accorgerebbe che ciò che, a prima vista, potrebbe apparire “naturale” è invece del tutto “innaturale”, e che gli eventi cosiddetti naturali sono, e finiscono per essere innaturali. Ci si accorgerebbe che i concetti di naturale e di innaturale, in questo settore e nel nostro paese, hanno una valenza esclusivamente aggettivistica e sociale, e nient’altro che questo, e che i due termini possono e debbono essere invertiti se si vuol comprendere la storia dei disastri occorsi nel nostro paese ed avviare una seria riflessione programmatica, che investa tutte le scienze interessate, da quelle geologiche, a quelle fisiche, a quelle matematiche, a quelle sociali, a quelle giuridiche. Proprio questo è il segreto di Pulcinella, nel senso più autentico dell’espressione, per evitare di sentire ancora tristi risate in occasione di eventi catastrofici e ferali che dovessero ripetersi nel nostro paese.
2014
9788813328559
Territorio, natura, società
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12078/17287
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